impronte dentali

Dalle impronte dentali alle impronte digitali: un viaggio tra passato e futuro

Impronte dentali, impronte digitali. Il mondo cambia!

Immagina un mondo in cui l’unico modo per fare una copia della tua bocca fosse… con un cucchiaio! No, non stiamo parlando di un supereroe del dentista con poteri telecinetici, ma di come, nel corso dei secoli, siano evolute le tecniche per prendere le impronte dentali. Un po’ come il passaggio dalle lettere scritte a mano alla messaggistica istantanea, anche la presa delle impronte ha fatto un grande salto tecnologico, evolvendosi da metodi rudimentali e poco precisi a soluzioni ipertecnologiche. Ecco un viaggio che va dalle impronte “fisiche” a quelle digitali, passando per gli innovativi sistemi CAD-CAM che oggi stanno rivoluzionando il settore odontoiatrico.

Impronte dentali nel passato

Immagina di essere un dentista nell’antico Egitto. Niente poltrone reclinabili, niente computer, solo cera d’api e argilla per “catturare” il sorriso dei tuoi pazienti! Un processo che, oltre a non essere affatto rapido, comportava lunghi momenti di pazienza, in cui il paziente cercava di non soffocare con l’argilla nella bocca. Più che una visita, sembrava un’impresa degna di nota! Questo tipo di impronta analogica, pur antica, è rimasta in uso per secoli e ha visto l’evoluzione di materiali come l’alginato o gli elastomeri, che hanno migliorato la qualità della rilevazione, ma senza mai superare completamente la lentezza e il disagio.

Impronte dentali nel futuro

E ora, facciamo un salto in avanti nel futuro: le impronte digitali. Non parliamo di quelle biometriche che usiamo per sbloccare il telefono, ma di quelle usate per “catturare” la nostra bocca in 3D. Grazie agli scanner intraorali, oggi possiamo ottenere impronte dentali in pochi secondi, senza dover più subire il disagio della pasta da impronta e senza dover correre il rischio di conati di vomito a causa di materiali sgradevoli. Basta un semplice tocco del sensore e il gioco è fatto! Il progresso tecnologico ha reso la presa delle impronte più veloce, comoda e precisa, ma, come vedremo, non senza qualche limite.

Ma le impronte dentali analogiche sono sopravvissute

Le impronte dentali analogiche sono ancora molto apprezzate per la loro precisione, soprattutto nella rilevazione dei dettagli dei tessuti molli periferici, come le gengive. Infatti, le impronte tradizionali sono in grado di adattarsi perfettamente anche nelle zone più difficili della bocca, catturando ogni angolo e ogni particolare del cavo orale. Le impronte digitali, sebbene siano avanzate, non riescono sempre a riprodurre con la stessa finezza queste caratteristiche, soprattutto nelle aree più delicate come il sigillo periferico marginale nelle protesi mobili. In alcune situazioni cliniche, infatti, l’impronta analogica è ancora insostituibile per garantire un risultato accurato.

Impronte digitali e velocità

Detto ciò, le impronte digitali vincono a mani basse quando si parla di velocità. Non c’è bisogno di attendere minuti interminabili con la bocca piena di materiale da impronta. Un tocco e la scansione è fatta! Questo non solo velocizza il lavoro per il dentista, ma aumenta anche il comfort del paziente, che non deve più sopportare l’imbarazzo o il disagio del materiale che si indurisce in bocca.

I vantaggi delle impronte dentali digitali

Le impronte digitali offrono numerosi vantaggi:

  • velocità,
  • precisione nella morfologia dentale
  • possibilità di archiviare le immagini in formato digitale, che possono essere consultati e condivisi facilmente con gli odontotecnici
  • eliminano il rischio di allergie ai materiali da impronta
  • riducono il rischio di errori dovuti a colature difettose o deformazioni del materiale.

Ma, come già accennato, non sono perfette: ad esempio, nelle zone sottogengivali o iuxtagengivali, dove la visibilità è limitata, l’impronta digitale potrebbe non essere altrettanto precisa. D’altro canto, l’impronta analogica, pur essendo più lenta e meno comoda, ha ancora il suo posto in situazioni particolari, come la realizzazione di protesi mobili o in caso di impianti multipli, dove la sua capacità di rilevare dettagli complessi sui tessuti molli periferici risulta fondamentale. Inoltre, sebbene il costo di acquisto e manutenzione degli scanner intraorali sia elevato, le impronte analogiche sono ancora più economiche e accessibili per molti studi dentistici.

Impronte dentali nel futuro

Il futuro? Chissà! In un mondo in cui la tecnologia non smette mai di stupire, non è impensabile che vedremo una fusione tra i vantaggi delle impronte analogiche e quelle digitali. Immagina di poter prendere un’impronta dentale senza nemmeno muovere un muscolo, grazie a un sensore ultratecnologico che cattura ogni dettaglio, mantenendo la precisione dei metodi tradizionali e la velocità e il comfort delle soluzioni moderne. Un sogno che potrebbe presto diventare realtà.

Impronte dentali oggi

Per ora, possiamo goderci i benefici di entrambe le tecnologie: le impronte analogiche continuano a essere il riferimento di eccellenza in alcune situazioni cliniche, mentre le impronte digitali sono ormai una realtà consolidata che semplifica la vita di dentisti e pazienti. Con la crescente diffusione delle tecnologie CAD-CAM e degli scanner intraorali, il futuro dell’odontoiatria sembra essere sempre più digitale, ma con il giusto rispetto per le soluzioni che hanno reso possibile il sorriso che abbiamo oggi.

In un futuro prossimo, probabilmente non avremo più bisogno di preoccuparci di lunghi tempi di attesa o scomode paste da impronta. Al contrario, basterà un semplice tocco del dito per entrare nell’era della precisione digitale, mantenendo il nostro sorriso al sicuro… e sempre brillante!

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